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Le donne e i Giardini Onirici di Christian Schloe - by Serena

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Dove si va alla scoperta di Christian Schloe, un artista che miscela atmosfere surreali ed elementi naturali



Christian Schloe non è un pittore nel senso classico del termine, anche se io all'inizio credevo proprio lo fosse.
Cioè che dipingesse con tela e pennelli i suoi soggetti sognanti.
Invece Christian è un artista digitale.
Ho trovato poche notizie su di lui, anche se col suo stile particolare, mi incuriosisce molto.
Colleziono ritratti di donne, mi piace osservare i molteplici aspetti della figura femminile resi con occhi e sensibilità diverse.
In special modo mi attraggono i ritratti di donne con elementi naturali.
Potevo dunque resistere quando ho trovato Schloe?




Le sue scene sono incentrate sulla donna, l'avvolge di tralci fioriti, la scopre coprendola, aprendo spiragli verso un mondo interiore di perla.



Sfogliare le sue opere è come percepirne il profumo.
Mi fa tornare alla mente frammenti di una poesia  di 'Baudelaire, credo sia 'Correspondances'

La Natura è un tempio dove colonne dotate di vita
lasciano talora uscire parole incerte e confuse;
l’uomo attraversa foreste di simboli
che l’osservano con sguardi familiari.

Come echi prolungati che si confondono da lontano,
in un’unità oscura e profonda,
vasta come la notte e come la luce,
i profumi, i colori e i suoni si rispondono a vicenda.

Vi sono profumi freschi come carni di bambini,
dolci come gli oboi, verdi come i prati,
- e altri, corrotti, preziosi e in trionfo,

che si espandono come cose infinite, come
l’ambra, il muschio, il benzoino e l’incenso,
che cantano le ebbrezze dello spirito e dei sensi.



tutte le opere sono di Christian Schloe



Yougardener - by Delia

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Il pomeriggio autunnale, quale momento migliore per sedersi e programmare di rinnovare un'aiuola del giardino, oppure la creazione di un nuovo angolo?
Di solito mi armo di libri ispiratori, di taccuini (quelli delle foto sono una mia realizzazione Arti noa che guarda caso hanno dei fiori disegnati), di idee appuntate su agende e cataloghi di vivai.


Come scegliere, con tutto questo materiale cartaceo davanti a me che sposto continuamente... che rosa era, aspetta, riprendo il catalogo... no, magari sta meglio questo colore? No no, devo sapere se è rifiorente, se sopporta il caldo estivo, se... insomma, a volte la confusione è tanta.

Yougardener è un recente ed innovativo marketplace sul web gestito da due esperti del settore, che potrebbe dare a me e a voi le risposte che cerchiamo offrendo informazioni su diverse tipologie di piante. Dà anche la possibilità di acquistarle attraverso vivai di fama loro partners in questo progetto, che provvedono alle spedizioni senza costi aggiuntivi. Un archivio in crescita (oltre 5000 varietà) destinato ad appassionati e professionisti del settore giardinicolo.

Accanto all'elenco delle piante, rose e semi è presente una sezione grafica che permette di selezionarle al meglio attraverso dei parametri: colore, dimensioni, zona climatica, ecc.

Io per esempio vado a cercar rose, e questa Cuisse de Nymphe emue mi fa l'occhiolino già da tempo, chissà...

Credo che d'ora in poi sarà più facile per molti di noi gestire le scelte in giardino, con meno incertezze e avendo risultati ottimali, utilizzando il web anche attraverso Yougardener, che è presente come sito, blog, pagina Facebook e Instagram.

Ora non resta altro che progettare... con meno confusione.

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Nelle foto: Garden plans - Rosemary Verey
                   Taccuini Arti noa
                  Yougardeneron tablet - piattaforme sito, blog e Fb



Ortocolto in autunno - by tyziana

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Ortocolto Autumn 2017-01

Sono passati  due mesi e sembra accaduto ieri! 
Siamo a novembre, nel frattempo le piogge tanto attese sono finalmente arrivate e con loro il vero autunno! Quindi  sono più rilassata riguardo il giardino.

Ma vorrei riportare indietro le lancette dell’orologio fino a metà settembre, quando si è svolta a Busseto l’edizione autunnale di Ortocolto, dove sono stata invitata sia in veste di garden blogger che in qualità di relatrice per una conferenza su “Le piante tenaci”.

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Come sempre quando vado ad Ortocolto mi sento quasi come a casa!
Giunta un giorno prima dell’inaugurazione, ho avuto modo di vivere il dietro le quinte di una organizzazione pazzesca, che si è perfezionata nel corso degli anni.

L’Associazione Ortocolto, formata dal Presidente Silvio Mezzadri e dal suo staff di volontari, è davvero un’instancabile  “macchina” perfetta per l’organizzazione dell’evento, tanto che si è deciso di estendere le occasioni di festa, con un mercatino natalizio  chiamato Ma che marché, ( tradotto dal dialetto emiliano  “Ma che mercato!”) , che si svolgerà nel weekend del 8, 9 e 10 dicembre prossimi nella splendida cornice della Rocca di Sala Baganza, a 15 km da Parma, presso il castello ducale

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Sarà una mostra mercato prettamente natalizia,  rivolta all’artigianato d’eccellenza e alle creazioni hand made di pregio,  nonché eccellenze eno-gastronomiche.
Il tutto si svolgerà  nel giardino della Villa e Scuderie con conferenze a tema, eventi musicali, laboratori e animazioni per tutti, ma in particolar modo per i più piccoli.
L’elenco degli espositori, che potrete trovare anche sulla pagina dell’evento, è ancora in fase di perfezionamento, ve li illustrerò in un prossimo post.

Ma torniamo alla manifestazione di Ortocolto  di settembre!

Gli artigiani

Ed a proposito di artigiani, fra gli espositori, ho avuto il grande piacere di ritrovare la dolcissima  Nicoletta Mauri, che con i suoi “Disegnini” incanta grandi e piccini.
Il suo stand è sempre molto frequentato, i quadretti e i cartoncini sono infatti un’ottima idea regalo

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Novità dallo stand de I giardini di Galaian con questi splendidi pannelli botanici, realizzati interamente a mano libera da Paola, che mi hanno subito conquistata e ne ho acquistato uno per il mio giardino!
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Ogni volta  resto affascinata  davanti alla loro genialità e manualità  nel comporre i loro lavori.
Le pergole, le serre, le stie per le galline e una novità  : la panchina biblioteca!
Sul retro dello schienale un contenitore per i libri di giardinaggio da tenere a portata di mano in giardino!

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Anche ceramisti fra gli espositori di artigianato, con un nuovo espositore, EraOra ceramica,  che ancora non conoscevo. Riproducono in ceramica il mondo vegetale e animale di un giardino!
Coccinelle, api, margherite, fragole e bucaneve, sembrava d’essere in un prato di campagna in primavera!

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Fra le più visitate nel weekend  l’esposizione di Fil di ferro atelier di Giacomo Martucci e Monica Busconi,  abili scultori del fil di ferro, con cui realizzano delle vere e proprie opere d’arte, creando oggetti tra i più diversi, dai visi ai fiori, dagli animali ai lampadari e applique.
Sono stati recentemente premiati  ed encomiati ad una manifestazione dal critico d’arte Vittorio Sgarbi, se visitate il loro bellissimo  sito, vi renderete conto della raffinatezza dei loro lavori
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Ancora fra gli artigiani, I cappelli di paglia di Teresa, un’inaspettato incontro con una vecchia conoscenza di forum di giardinaggio, Teresa Miotti, che con l’amica Anna Maria Frison crea cappellini di paglia intrecciati a mano, un lavoro di una maestria eccezionale!
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Ad uno dei suoi cappellini ho fatto “indossare” la mia coroncina di fiori, quella che ho realizzato durante il laboratorio di composizioni floreali, tenutosi nella giornata di domenica, a cura delle mie amiche Donata Ruffini e Franca Marafetti

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Ma di questo vi parlerò in una prossima puntata!

Continua….

Jill Barklem e il suo bellissimo mondo in miniatura - by Delia

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Mi accingo a scrivere questo post per rendere omaggio ad una illustratrice e scrittrice che io adoro, scomparsa di recente, e che nel corso di questi anni mi ha regalato momenti di dolcezza e di tenerezza: Jill Barklem.
Un ritorno all'infanzia, un desiderio di far parte di quel suo mondo incantato così gioioso, vissuto con partecipazione, una comunità unita e sempre in fermento: il mondo dei topini di Brambly Hedge, in italiano BoscodiRovo.

"Primulina coglieva i frutti più vicini alla terra, mentre il papà abbassava i rami più alti con il suo bastone da  passeggio". 
Tratto da "Storia d'Autunno", Jill Barklem,  Edizioni EL, 2009.

Jill comincia ad avere problemi agli occhi nell'adolescenza che la portano a passare molto tempo a leggere e ad osservare la natura dalla sua finestra. Decide di iscriversi ad una scuola d'arte dopo aver frequentato zoologia, e i suoi lunghi viaggi verso Londra lasciavano spazio alla sua fantasia, che ha cominciato a creare delle storie immaginarie riguardanti una colonia di piccoli topi di campagna, quasi come essere umani e spinti da un forte spirito di fratellanza e unione.
I festeggiamenti di ciascun compleanno, per esempio... col bel tempo organizzavano dei picnic a sorpresa, e nelle stagioni fredde davanti ad un grande camino acceso, tra mille dolci e sambuco.

Immaginando le storie, Jill comincia ad abbozzare i primi disegni, e i suoi racconti comnciano a prendere forma. Come ogni comunità, inventa famiglie, abitazioni, la loro giornata tipo... ad esempio, gli Apple vivono in un melo selvatico. Di ogni famiglia studia il loro albero genealogico, e crea una mappa del bosco per definire meglio e farci partecipi della loro vita.


Così facendo, Jill coi suoi disegni e i suoi racconti che poi ha tradotto in libri per bambini, ci ha regalato mille emozioni e insegnato la solidarietà creando dei personaggi davvero preziosi e teneri.

Sarebbe davvero troppo lungo descrivere ogni parte della loro minuziosa vita. Vi segnalo una pagina dove se ne parla abbondantemente (troverete il link in fondo a questo post), e ve ne consiglio la lettura. Ciò di cui vorrei raccontare è la parte illustrativa, che per me ha determinato la scelta dei libri per i miei figli.

Il bosco
L'ambientazione delle sue storie è il bosco che ha ai suoi confini un ruscello, e le sue illustrazioni sono talmente particolareggiate che ci si perde a guardare ogni singola immagine, a volte lasciandosi quasi sfuggire il filo del racconto. Guardate ad esempio la costruzione del nido dei topini che vivono sulle rive del ruscello.

I fiori, ogni filo d'erba, le espressioni quasi umane dei suoi abitanti e i loro vestiti, le loro case, ogni singolo spazio al loro interno, tutto è studiato e riccamente raccontato con leggerezza e quasi ti sembra di far parte di quello stesso mondo, piccola anche tu insieme a loro che vivi la loro quotidianità con naturalezza.


Il mio ambiente preferito è la cucina. Enormi dispense strabordanti di leccornie, marmellate, frutti, piccole finestre con tendine ricamate, piante aromatiche appese al soffitto ad essiccare... tutto con un ordine-disordine che però non dà fastidio, anzi risulta normale, se entri nel loro fantastico mondo in fermento. Topoline indaffarate si muovono al loro interno creando meraviglie da far venire l'acquolina in bocca!

Le piante
In ogni illustrazione sono presenti degli elementi verdi, spesso frutti di bosco, oppure fioriture, fili d'erba, alberi, erbe e fiori spontanei. Per ogni stagione Jill ha scritto dei racconti illustrati, troviamo quindi primule, caprifogli, violette profumate, more, fresche verdure e davvero tanto altro. Loro vivono secondo i ritmi contadini, utilizzando ciò che la natura offre loro, l'acqua ed il vento per trarne l'energia, e il resto per uno stile di vita genuino.

Tratto da Il Clan Maria Pia:


"Non hanno coltivazioni e vivono di raccolta. Ma possiedono sorprendenti cognizioni tecnologiche e scientifiche. Esistono telai per la tessitura, un mulino, un emporio e un caseificio molto ben attrezzati. Si servono di imbarcazioni simili alle nostre barche a vela per scendere e risalire il ruscello".


Si potrebbe dire che BoscodiRovo sia il luogo in cui ognuno di noi vorrebbe rifugiarsi, dove tutto si svolge con tranquillità e armonia, un mondo ideale dove tutto è perfetto.
I bambini, mentre seguono le loro storie quotidiane si immedesimano e imparano allo stesso tempo...

Vi consiglio di andare a cercare i suoi libri e di ammirare le sue illustrazioni, io più le guardo e più mi ci perdo... arrivederci Jill, ti ritroverò tra un filo d'erba e una cucina, fra i partecipanti ai picnic estivi o davanti al camino mentre mangi una fetta di torta...

Molte delle illustrazioni sono tratte dalla pagina Il Clan Maria Pia, altre da Pinterest.
















Autunno: idea per un semplice bouquet profumato - by Serena

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Mi piace avere sul tavolo di casa un tocco naturale, anche un piccolo e semplice bouquet col suo profumo mi tiene vicina al giardino.
A guidarmi questa volta è stato il profumo di mentuccia.
Cresce spontanea in giardino, negli angoli di prato che lascio crescere libero.
Sfiorandola mentre passeggiavo, mi ha inseguito la sua traccia odorosa.
Mi stava chiamando?
Così ne ho colto qualche stelo, l'umidità della notte l'ha fatta rifiorire ed era piena di dolci capolini lilla.
Noto anche i ciuffi leggeri dell'erba che è andata a fiore, una piccola graminacea non può mancare.


Un tocco di argento per accompagnare la mentuccia, e vado a cogliere una cima della Cineraria maritima, che se ne sta in vaso, al riparo nel portico di casa.
Mi piace pensare la composizione come una tavolozza di colori da unire assieme.
L'argento vuole qualcosa di scuro, ed ecco un tralcio di Ligustrum ornato di piccole bacche nere, ne sottraggo solo uno alle piccole cinciallegre che colonizzano la macchia di arbusti.


Messer Autunno mi picchietta sulla spalla.. non mi starò mica scordando di lui?
Niente affatto, i suoi colori brillanti me li faccio regalare da un paio di foglie del rampicante che maschera la recinzione, in questi giorni è una gioia guardarlo!


Un vasetto di vetro riciclato sarà la casa che accoglierà i colori di questi giorni d'autunno, semplicemente.. mentre faccio colazione, sfrego un po' con le dita gli steli di mentuccia per sentirne il profumo.





Ortocolto Autunno 2017 - 2° parte–by tyziana

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Ortocolto Autunno 2017 (5)

Avete voglia di tornare ad Ortocolto, almeno virtualmente?
In questa seconda parte ho ancora tanto da raccontarvi su tutto ciò che ho visto a settembre fra gli espositori, i laboratori per bambini, ma anche della mia nuova emozionante esperienza da relatrice durante la manifestazione autunnale, come sempre fra le suggestive mura del Parco di Villa Pallavicino a Busseto.

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I vivaisti


E’ arrivato il momento di parlare della manifestazione dal punto di vista del giardinaggio.
Nell’edizione autunnale ci sono state molte piacevoli conferme fra i vivaisti, primo fra tutti la certezza della partecipazione di Minari Buxus, con la sua eterea e sempre splendida  esposizione di bossi misti a graminacee ed erbacee perenni, aster ed anemoni

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Quanto amo la luce che si riflette sulle graminacee che ondeggiano sotto il soffiare del vento!

La luce del mattino gioca fra i petali delle rose nell’esposizione del vivaio di Nicola Cavina, rendendole, se possibile, ancora più affascinanti

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e fra le graminacee e le erbacee dello stand dell’Azienda Agricola Mauro Zanelli, pluripremiato recentemente alla prestigiosa manifestazione "Journèes de plantes" a Domaine de Chantilly  in Francia

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Un’altra certezza ad Ortocolto in versione autunnale è quella del Vivaio La Campanella, Anna ed Oreste garantiscono sempre un ampio spazio dedicato a rose e clematis, che gli appassionati avventori possono scegliere per gli impianti invernali in giardino

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L’esposizione di Salso Giardini, un vivaio della zona che si occupa anche di progettazione di giardini, è sempre nelle mie corde, con un gusto interessante e molto romantico nelle combinazioni delle piante.
Una varietà di  anemone giapponese mi ha colpita in modo particolare
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Quest’anno proponeva anche delle simpatiche soluzioni con i pallet da riciclo
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Una delle curiose novità di questa edizione è stata l’esposizione della Serra delle piante carnivore di Edoardo Mengato, in particolare le Sarracenia x moorei dall’aspetto elegante ma inquietante allo stesso tempo!

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Non potevano mancare le Tillandsie, chiamate anche “le figlie del vento”, sempre molto apprezzate e ricercate dal pubblico

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Partecipava per la prima volta quest’anno anche  Maurizio Feletig, del vivaio Rose e Bacche,  con la sua interessante collezione i rose ed arbusti da bacca

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Le conferenze

Come Vi ho anticipato, l’Associazione Ortocolto  mi ha proposto, oltre al mio ruolo di garden blogger  per i reportage sulla manifestazione,  di tenere una piccola conferenza a tema.
Ne sono stata felice e onorata, per me è un grande passo ed era la mia seconda conferenza in un anno, dopo quella tenuta durante la Festa delle Erbe al Borgo di Rollo!
L’emozione è stata grande, l’argomento di cui ho scelto di parlare è  molto attuale, ovvero quello su “Le piante tenaci” , che ho provato nel mio giardino, quelle che resistono ai lunghi periodi di siccità ed al caldo torrido della mia regione.


Le piante tenaci 1
Potrete vedere alcuni spezzoni del mio intervento nel video qui sotto




Per la conferenza del  pomeriggio domenicale è intervenuta la mia cara amica Camilla Zanarotti con “Io non volevo un giardino!”,  il racconto della tormentata e difficile decisione di progettare un giardino, risultato poi magnifico, come potrete rivedere nel  mio vecchio reportage, nella tenuta de La Torre, luogo da lei scelto insieme al marito per vivere momenti di relax.

I  laboratori

Del laboratorio di composizioni floreali, come vi ho già scritto, ne parlerò prossimamente in un post dedicato, mentre vi vorrei stavolta  parlare del laboratorio dedicato ai più piccini, ovvero quello della costruzione di una marionetta, tenuto  a cura  dell’attore Giorgio Rizzi, dell’Associazione teatrale “C’è un asino che vola”

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I bimbi si sono divertiti tantissimo  e Giorgio ha dovuto fare gli straordinari, tanta è stata la richiesta di partecipazione ai corsi!


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Io mi sono portata a casa la piccola streghetta a destra nella foto, regalo di Giorgio che ringrazio ancora tanto, perché alla fine della conferenza mi ha aiutata a scaricare la tensione!  ^^

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Se  siete interessati ai loro corsi, potrete ritrovare Giorgio  e Roberto Scala di  “C’è un asino che vola”  al prossimo appuntamento del Ma che marché, organizzato dall’Associazione Ortocolto, che si terrà nel prossimo weekend 8 – 9 e 10 dicembre presso la splendida Rocca di Sala Baganza

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Ma che marché, ovvero mostra mercato di artigianato italiano di qualità, dove esporranno tantissimi artigiani e nuove artiste creative home made interessanti!


Ma che marché

Per maggiori informazioni potete visitare la pagina su Facebook del Ma che marché o quella di Ortocolto, dove potrete trovare l’elenco completo degli espositori ed il programma dei laboratori, intrattenimenti e conferenze nei tre giorni.
Non mancate! Winking smile

Il giardino in casa: spunti per patiti di interior design - by Serena

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Dove si racconta delle bizzarre idee di una giardiniera chiusa fra le pareti di casa (e per le pareti di casa iniziano i guai... ) 




Sapete quelle colazioni rilassate dove fissate il muro con sguardo da triglia e chi vi osserva si illude che il vostro cervello sia immerso ancora nel più completo torpore?

Se fosse un buon osservatore, scorgerebbe una pericolosissima scintilla nel fondo di quegli occhi.

Solo un giardiniere allenato sa quali e quante cose si possono immaginare in uno spazio vuoto.
Decine di nuovi impianti in un'aiuola appena ripulita dalle erbacce, ma che in primavera raggiungerà la densità di una foresta tropicale in miniatura.

Solo un giardiniere tappato in casa per il freddo, sa che non è scritto da nessuna parte che la multiforme arte del giardinaggio non possa entrare dentro la sua umile dimora.
Dico bene, pareti?




Perchè è una parete bianca, quella che stavate fissando.Anche voi fate la triglia davanti alla parete bianca?Anche voi avete quella scintilla diabolica che suona più o meno così... 'Ma come ci starebbe bene riprodurre un pezzetto, un 'accenno' di giardino anche in casa?'


Se l'avete anche voi, mettiamoci tutti in cerchio e uno alla volta confessiamo i nostri più oscuri desideri di decoratori d'interni.. inizio coi miei... cosa non dareste per delle pareti così?





foto tratte da pinterest

Un Regalo speciale - by Tyziana

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Conoscete il mondo dei Pelargonium, ne esistono di tantissime varietà, ma questa è davvero incantevole e arriva da lontano!

L’ho visto per la prima volta nelle foto del blog A little bit of paradise della mia cara amica Isabelle.
Lo aveva infatti utilizzato in alcuni dei suoi incantevoli bouquet nel post Diamond and Pearls, è quello che vedete fra le rose, con i boccioli rosa.
La sua forma è particolare,  appartiene infatti alla varietà tulpan, perché i fiori non sbocciano del tutto ed hanno la forma di piccoli tulipani

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Mi sono innamorata a prima vista di questo dolcissimo Pelargonium e la mia adorata amica Isabelle, che mi conosce bene ormai da tanti anni, sa che lo stavo desiderando e…..mi ha fatto una bella sorpresa!! ^^
Ho ricevuto, con un po’ d’anticipo,  il suo pacco dono per Natale con dentro tante piccole sorprese!
I suoi pacchetti sono sempre deliziosi e molto curati

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Mi sentivo una bimba sotto l’albero di natale! Scartare i pacchetti è sempre un momento emozionante e dentro ognuno c’era un piccolo tesoro! *-*
Oltre ad essere una esperta giardiniera  ( qui potete vedere un video su di lei ed il suo meraviglioso giardino, girato dalla troupe di Jardin Jardinier )  è anche un’ottima pasticcera e cuoca ,  e non potendomi spedire i suoi appetitosi dolcetti, mi ha regalato delle riproduzioni, talmente fedeli agli originali  da sembrare veri!!!
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Per non parlare del delizioso block notes con una rosa vintage, perfetto per gli appunti da giardiniere!

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E poi le due bustine con le talee dei Pelargonium Marbacka tulpan  che ho provveduto subito a piantare in una vaschetta di terracotta

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Mi sono subito informata sul web ed ho trovato delle immagini bellissime di questa varietà

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ed un sito inglese Trecott nursery

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ed uno olandese Fuchsiakwekerij Gommer, che li hanno in catalogo, per chi desiderasse acquistarlo,

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Isabelle, ti ringrazio davvero di cuore per questa splendida sorpresa, ricambio con grande affetto e amicizia gli auguri per un sereno e felice Natale e non vedo l’ora di partecipare al prossimo Seeds of Love 2018! Winking smile

Flower packaging - by Delia

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In pieno clima natalizio, i regali sono un pensiero che coinvolge tutti. Ma noi che amiamo il giardino come impacchettiamo i nostri?
Io che in genere cerco la semplicità e tendo sempre ad inserire un elemento verde, ho pensato di fare una piccola ricerca sul web per darvi dei suggerimenti a carattere floreale.

Non sono presenti colori forti, ma ognuno di voi può decidere di variare a proprio piacimento, usando nastri colorati sui toni rosso, arancio o verde. Il colore da me scelto quest'anno da accompagnare ai colori tenui di carte e stoffe sarà l'azzurro cielo.



Il Flower packaging è molto diffuso, e in fin dei conti ognuno di noi può cimentarsi provando varie personalizzazioni, ed è sicuramente un modo divertente e affettuoso di presentare i propri regali.

I materiali possono ovviamente essere i più vari, ma qui ho voluto prendere in considerazione quelli naturali e semplici, quindi carta o stoffa, spago o strisce di stoffa grezza, foglie, fiori, rami, bacche  che possono essere reperiti con facilità nel proprio giardino, e spezie come ad esempio la cannella.

Stoffa in fibra naturale tinta a mano annodata oppure qualche giro di spago sottile per chiudere, bacche e spezie a completamento è lo stile raffinato di Simone LeBlanc, ossia Eyeswoon. Nella foto in apertura è stata usata la melagrana per la tintura, che ha dato un leggero colore rosato che ingentilisce l'insieme.


Casal Mistério invece lascia tutto grezzo e semplice, usando per la chiusura del pacco una striscia di tessuto identica a quella usata per il packaging, la cimosa. Un rametto di conifera arricchisce l'insieme dando un tocco di colore.
Strisce di stoffa, ma sopra la carta è un packaging elegante, completato da una piccola ghirlanda che si potrebbe fare con ceropegia, ulivo o con una qualsiasi pianta dalla foglia piccola.

Altre ghirlande ma di erbe aromatiche sono un'ottima idea profumata che può essere utilizzata da tutti, usando una carta in tinta unita che faccia risaltare il verde del fogliame.
Per chi invece ha un giardino ricco può pensare di realizzare un piccolo bouquet che sicuramente farà effetto!

Tutto incentrato sulla carta che pare una corteccia, in questo packaging bastano delle bacche rosse di agrifoglio, di Nandina domestica o anche le piccole e lucenti di rose tenute con uno spago...
Per chi ama i pacchi ricchi, un esempio è questo: quasi un vero e proprio mazzo di fiori tenuto da un nastro largo su carta craft. Potete sbizzarrirvi andando in giardino a frugare e prendere ciò che vi colpisce.
Giri e giri di spago e l'apice di un piccolo ramo decorano un piccolo pacchetto bianco...

...mentre in questo sono sufficienti rametti secchi e spezie. Anche il cotone si presta molto bene, anche se non è di facile reperibilità e non è così presente in un giardino.
Spero di avervi aiutato a trovare il modo giusto per impacchettare i vostri regali... questi sono solo un assaggio!


Tutte le foto sono state selezionate dal web: Flickr, Tumblr e Pinterest.



Le Jardin de la Louve: un sogno affacciato sulla Provenza - by Serena

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Da quando seguo questo giardino, mi piace alzarmi presto.
La signora ancora dorme e  ho tempo per vagare fra le masse di verde, come se esistessi solo io.
Io, le pietre e queste essenze. 

Le mie dita delicate passano ore a potare i rosmarini, i bossi, gli argentei elicrisi.

È un lavoro fatto di pazienza, schiena curva e un accenno di sorriso.

Da quando seguo questo giardino, ho curato ogni pietra, ogni angolo di muschio.
A molti le pietre sembrano morte, ma io le ascolto nelle prime luci dell’alba e so che hanno un linguaggio da svelare.


Passo vicino ai cipressi, il loro odore resinoso sembra allargarsi come un’aura.
Tutto è quiete qui, il gorgoglìo dell’acqua, la vecchia pergola di legno, i sentieri.
La trama di questo giardino è un inno al panorama che lo circonda, lo richiama e lo esalta, con pacifica armonia.
Si alza il canto degli uccellini, è ora che mi metta al lavoro.
Sono Gaston, il giardiniere de La Louve.


IL GIARDINO DE LA LOUVE: IL NIDO DI NICOLE DE VESIAN

Non ho mai visto di persona il giardino de la Louve, ma il suo fascino mi ha incuriosito da tempo.
Ne guardo le foto, cerco di scoprire quanto più possibile.
E così ho immaginato come potrebbe essere lo spirito del giardiniere che cura un luogo così pieno d’incanto.
Ho voluto seguire i suoi passi coi toni dolci della fantasia, fra quei sentieri, fino ai belvedere  aperti sulla armoniosa natura della Provenza.




Il giardino prende forma nel 1986, su progetto della stilista Nicole de Vesian, che acquistò il terreno all’età di 69 anni.  
In 10 anni, Nicole imposta il giardino sfruttando i dislivelli esistenti, la caratteristica principale è quella di essere un giardino impostato sulle essenze della gariga topiate.
Vesian ha creato una complessa tessitura di forme in differenti toni di verde, che accompagnano lo sguardo attraverso direttrici utili ad ampliare  la percezione dello spazio in giardino e ad accompagnare la vista verso il panorama circostante.
La proprietà passa a Judith Pillsbury, ed infine a Sylvie Verger-Lanel: entrambe le proprietarie hanno mantenuto l’impostazione originale della Vesiane, preservando il giardino durante gli anni.






IL GIARDINO DE LA LOUVE: ISPIRAZIONI FRA TONI DI VERDE E PIETRE

Il Giardino ospita pochi fiori, fra cui iris, borragini, centranthus, malvoni, yucca.
La sua armoniosa bellezza è racchiusa nei toni e nelle forme del verde: mirti, cipressi, olivi, bossi, cisti, elicrisi, santoline, euphorbie,  un grande parterre di lavande costituiscono la struttura e l’anima odorosa di questo giardino.





Il terreno era arido e sassoso ed esposto a sud. 
Tenendo conto di queste caratteristiche, la scelta è ricaduta sulle piante che oggi chiamiamo ‘mediterranee’ e che la  Vesian  avrà avuto senz’altro modo di osservare nella natura attorno alla sua proprietà.
Nicole ha dato molta importanza anche agli elementi minerali: le pietre locali le sono servite per i muretti di contenimento, per i camminamenti ad opus incertum e per alcuni elementi disposti nelle bordure. 
Usando sempre lo stesso materiale, ha conferito un trait d’union al giardino che si sviluppa su più piani.



Nel giardino lei stessa ha fatto inserire delle panche in legno, disposte in zone che favoriscono la meditazione. Il giardino accoglie anche zone colloquiali, più vicine alla casa e, sfruttando una vecchia cisterna, è stata realizzata una piscina stretta e lunga nel livello più basso.




 Sono anni che sogno di poter fare un viaggio in Provenza e questo giardino è una tappa del cuore che spero un giorno di poter vedere con i miei occhi..
 Le jardin de La louve si trova a Bonnieux, fa parte del circuito dei Jardins Remarquable de France ed è visitabile su prenotazione. 



(immagini tratte da flickr 'tuinclub', pinterest marieclaire, lapassiondesjardins wordpress)

Come fare un bouquet casalingo anche a dicembre - by Serena

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Anche se è dicembre, mi piace comunque passeggiare in giardino.
Sfidando il vento gelido (che sarebbe certo meno gelido se mi decidessi a mettere i calzini), qualche giorno fa ero convinta di riuscire a cogliere ancora le meravigliose spighe viola intenso della Salvia Anthony Parker a fioritura autunnale.
Ebbene, mi sbagliavo.

Le gelate notturne l'avevano seccata, ma io l'ho trovata bella ugualmente: il viola deciso si era trasformato in un più delicato viola polvere e ne ho colte un paio di spighe.


L'euphorbia martinii invece, una delle piante più resistenti che abbia in giardino, aveva ancora dei ciuffi di infiorescenze, come piccoli riccioli verde acido li ho raccolti con una mano.
Vicino spadroneggia il Leymus arenarius, una graminacea anch'essa resistente al suolo argilloso, piuttosto iinvadente direi. Ma le sue foglie glauche e affusolate sono quel che ci vuole per dare verticalità a una composizione.


Sotto un olivo, facevano timidamente capolino gli ultimi fiori di una scabiosa spontanea, di cui raccolsi i semi in Sicilia. Ogni anno la risemino perchè il suo tono malva mi piace molto.
Le ho accostato i capolini sfioriti delle margherite selvatiche, quelle semplici a fiore giallo: una volta persi i petali mi piace la loro forma geometrica, così perfetta.
Colgo anche gli steli della gaura arrossati dal freddo, ne raggruppo 7 o 8 e li raccolgo a formare un ovale allungato che fermo con un pezzetto di spago.


Manca qualcosa che dia sostanza a questa composizione.. l'occhio mi cade sull'Arum italicum, anche lui spontaneo in giardino.
Le sue belle foglie venate lo rendono prezioso per la composizione, sarebbero belle anche da sole..


Rientro in casa, con le punte delle dita ormai intirizzite e unisco steli e foglie in questo luminoso bouquet di dicembre,  per me è un po' il simbolo della serenità che il giardino ci sa trasmettere in ogni stagione, anche in inverno..







Il mio Natale rosa e vintage–by tyziana

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Ho sempre amato i colori pastello e lo stile vintage anni ‘50!
Quando l’ho vista, un mese fa,  è stato come un colpo di fulmine!
Era lì, in un grande magazzino in città, confusa fra l’ampia scelta dei mille decori di Natale che abbellivano un albero sui toni del rosa e del bronzo!

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Quella deliziosa pallina di vetro rosa vintage a pois, occhieggiava nel cestino e mi aspettava!
Forse sapeva che a casa non avevo ancora preparato l’albero e che i decori che lo avrebbero abbellito erano proprio color bronzo e dorato.
Decido così, per istinto, di comprarne due per non rischiare di non trovarle in un secondo momento.
Infatti, quando sono tornata nel grande magazzino in fase di sconti ne ho trovata solo una!
Mi sono detta: OK tre è il numero perfetto ed ora accompagnano le altre decorazioni sui miei alberelli.

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Da quando abito qui al Villaggio in montagna, amo usare il mio giardino per fare le decorazioni natalizie ed anche quest’anno ho utilizzato le cime del mio albero di Laurus nobilis, che abbiamo potato drasticamente, perché cresciuto tantissimo, e di alberi di Natale ne ho addobbato ben due! ^^
Una cascata di luci bianche a fare da sfondo ed il resto lo fanno i decori: palline di vetro, dorate e bronzo,  nastri scintillanti, fili di perle e per finire qualche grande fiocco  qua e là che completano il tutto!
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Sul caminetto, sempre in tema rosa e vintage,  mi sono affidata ad un nuovo esperimento che ho adottato quest’anno sulle mie splendide  ma, ahimé,  poche Dalie ‘Café au lait’  fiorite in estate.
Sono riuscita a farle essiccare, senza far perdere loro le bellissime tonalità di colore, con l’aiuto di un piccolo vasetto mono fiore
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ed il risultato è stato eccellente!
Abbinate ad un vaso di ceramica rosa che mi ha regalato la mia adorata amica Nadia, stanno proprio bene insieme ai decori vintage e alla candela con le rose

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anche la piccola Dalia pompon 'Stolze von Berlin'  adesso decora il calendario accanto al caminetto

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E per finire, rosa e pois anche nei nastri con cui ho decorato i pacchi postali spediti alle amiche d’oltralpe, che hanno ricevuto ieri, giusto in tempo per il Natale!

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Colgo l’occasione per augurare a tutte le amiche e gli amici che mi leggeranno buone feste ed un felice e sereno Natale! Auguri!!!!!   Winking smile

My xmas garden - by Tiziana

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Buone feste a tutti! ^^
Come avrete visto nel mio post precedente, il rosso natalizio è  poco presente fra le decorazioni della mia casa.

Non è così, invece, per quanto riguarda il giardino, che non ho bisogno di decorare nel periodo natalizio, perché questa è  la stagione delle bacche e nel mio giardino sono presenti alberi, arbusti e rose che producono tante bacche di cui vanno matti gli uccellini!
Il più scenoso e particolare è il mio albero Schinus molle, chiamato anche Falso pepe o Pepe rosa, presenta una splendida e generosa cascata di grappoli rossi molto decorativi.
L’albero è solito in questo periodo avere contemporaneamente le bacche mature, nel colore rosa/rosso, ma anche quelle verdi appena formate, che sembrano tante collane di perle che cascano dolcemente dall’alto




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Avrebbe bisogno di una bella potatura, visto che la sua chioma è cresciuta tantissimo, ma non ho ancora avuto cuore di farlo!

In giardino tutto collabora per rendere l’atmosfera natalizia, perfino la rosa ‘Clair Matin’, insolitamente scura, contribuisce come può, considerato il fatto che siamo in dicembre!
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Mentre altre contribuiscono con le splendide bacche ornamentali!
E’ questo il caso della rosa inglese ‘Heritage’, che non ho volutamente mai potato dopo le fioriture, per avere più bacche decorative per questo periodo.
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Un fiore di Abutilon occhieggia fra le fronde dello Schinus molle….
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Anche la Nandina domestica, arbusto chiamato anche Bambù sacro,  ha preso sul serio il suo ruolo, con la sua generosa produzione di bacche rosse, in contrasto con i riflessi bluastri delle foglie è davvero incantevole!
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E per finire, fra gli ultimi acquisti alla manifestazione di Cagliari,  al  bellissimo Peperoncino a foglia scura si sono colorati i frutti, che adesso somigliano a tante piccole palline di natale sul una ghirlanda scura

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Tutte le foto sono state da me scattate il giorno della vigilia di Natale!

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Vitozza: foglie e ricordi d'autunno - by Delia

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Qualche giorno fa mi è capitato di trovare una foto con ghirlande realizzate con le foglie raccolte nei boschi nella stagione in cui mostrano i loro colori più accesi: l'autunno.

Mi è venuto in mente che possiedo una scatola dove conservo foglie diverse che utilizzo per le foto di Arti noa, con le loro forme particolari, ed ognuna di loro ha un ricordo legato al luogo di raccolta.


Quelle del pioppo, ad esempio, appartengono all'albero che sta al confine del mio giardino.
Adoro il suo fruscio così somigliante ad acqua che scorre, quando in autunno il vento fa ondeggiare i suoi rami e muovere le foglie in un gioco di colori gialli e argento...

Le foglie del Parthenocissus quinquefolia le ho raccolte nel giardino condominiale qui in città, la cui pianta forma una siepe bassa che si tinge di rosso mattone e di gialli facendo notare la sua presenza altrimenti anonima. Cerco sempre di mantenerle integre, mi piace quella loro forma a manina, ma durano poco, ognuna delle cinque foglie si stacca perdendo questa caratteristica.

Edere, ulivi, cipressi, querce..., tutte dentro la mia scatola formano un tappeto di bosco in miniatura, emanando profumi legati alla terra, suscitando ricordi di passeggiate, evocando alla mente rumori leggeri della loro presenza..

Uno dei ricordi più recenti è legato ad una visita al sito archeologico di Vitozza, in Toscana, dove ho raccolto qualche piccolo ramo di quercia completo di foglie.

Un luogo molto particolare, un bosco percorso da una strada delimitata su un lato da grotte risalenti al periodo etrusco, abitate nel medioevo e poi di nuovo nel settecento. Tracce di storia ovunque, persino nella lunga strada ad anello ricca di felci e ciclamini dove sono presenti i solchi profondi dei numerosi carri e carrozze che la percorrevano.



Grotte umide, tante grotte in tufo di cui si conosce parzialmente la loro recente occupazione settecentesca,  adibite in parte a rifugi per animali e in parte come abitazioni,  due castelli ed una chiesa ormai in rovina. Un tempo il luogo ha conosciuto ricchezza e vita, poi l'oblio... la sua storia mi ha ricordato tanto quella di Ninfa, anch'essa viva e pulsante e poi misteriosamente abbandonata.
Vitozza: La Chiesaccia

Vitozza: Il Primo Castello

Per mancanza di tempo non ho potuto compiere l'intero percorso, arrivando solo fino alla Chiesaccia e al Primo Castello. Ho però curiosato in tutte le grotte, alcune veramente grandi, altre in parte crollate o sepolte... una grotta in passato doveva essere adibita a cisterna, poichè era profonda e piena d'acqua, con canali di raccolta in vari punti del suo perimetro.

Un luogo nel complesso solitario, intimo. con echi di antiche presenze ad ogni passo, su ogni pietra... e io, con le mie foglie di quercia dentro una scatola rossa, ne conservo il suo profumo.

Per saperne di più su Vitozza e la sua storia vi rimando a questi link, ed il primo è proprio di Serena nel suo Amarisla:

Vitozza Amarisla
Vitozza Wikipedia

ancora meglio, vi consiglio di programmare una visita e di curiosare... ecco la mappa del piacevole percorso:





Seeds of love 2018–by Tyziana

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Buon anno fiorito a tutti! ^^

Ci siamo lasciati alle spalle il 2017 ed è arrivato gennaio e con il primo dell’anno parte la mitica iniziativa Seeds of Love, giunta alla sesta edizione, ideata e proposta dalla mia cara amica  Isabelle sul suo  blog A little bit of paradise.

Per chi non lo conoscesse ancora, si tratta di uno scambio internazionale di semi da fiore e non solo, fra amici appassionati di giardinaggio a cui partecipo con entusiasmo fin dalla prima edizione!
Nel link Seeds of love, potrete trovare il regolamento, ma, per spiegarlo a grandi linee, chi volesse partecipare dovrà proporre per lo scambio almeno tre varietà di semi diversi e preparare una nota su Facebook o un post nel caso di un blog.
Con una mail poi avvertire Isabelle della proposta e lei assegnerà un numero in ordine di iscrizione, con cui il partecipante potrà fare la propria richiesta di semi agli altri partecipanti.
Allo scadere del periodo, stabilito per il 21 gennaio, ognuno dei partecipanti dovrà estrarre  un minimo di tre numeri, fra coloro che avranno fatto richiesta alla propria proposta.

In questo link troverete tutti i post che ho pubblicato sulle passate edizioni.

Le mie proposte per quest’anno sono le seguenti:

1. Tanacetum partenium ‘aureum’
Erbacea perenne, chiamata anche Chrysantemum partenium ‘aureum’, scelta per i contrasti nelle bordure per il suo fogliame dorato, fiorisce in primavera con piccole margherite bianche. Si dissemina con molta facilità

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2. Libertia grandiflora
Facile perenne, di origine cilena, dal portamento a fontana, presenta foglie lanceolate lunghe e lucide.
Estremamente fiorifera in tarda primavera con gruppi di fiori bianchi in cima a lunghi rami

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3. Chasmanthium latifolium
Graminacea perenne e di facile coltivazione,  tollera bene l’ombra o mezz’ombra, suolo ricco e umifero, presenta piccole spighe particolari in arcuati rami penduli, creando eleganti forme nelle bordure

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4. Pennisetum alocuperoides ‘Moudry’
Graminacea perenne di grande effetto e dimensioni presenta grandi spighe di colore violaceo brunito
Adattissima agli abbinamenti con Aster e Anemoni in autunno

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5. Aster ageratoides ‘Asran’
Visto il successo dei semi che ho proposto l’anno scorso, quest’anno ho deciso di proporre diverse varietà di Aster.
Erbacea perenne, della famiglia delle Asteracee, fra i miei preferiti in giardino, l’Aster ageratoides ‘Asran’  è uno dei più precoci. Inizia, infatti, la fioritura a partire da metà estate, fino all’autunno inoltrato, in tante grandi stelline azzurro cielo

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6. Aster ageratoides ‘Ezo Murasaki’ e la sua mutazione
Un’altra varietà della sottospecie ageratoides, l’Ezo Murasaki è, invece, uno dei più tardivi, arrivando a fiorire fino alle soglie dell’inverno.
Nel mio giardino ha anche subito una leggera mutazione di colore , quindi i semi saranno misti
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7. Aster novae-angliae ‘Marina Wolkonsky’
La tonalità forte di questa varietà di Aster è la sua peculiarità.
Davvero bellissimo e spicca fra gli altri!
Il mio è ancora piccolo, ma mi è piaciuto talmente tanto che ne ho subito acquistato un altro e proverò a seminarli anch’io! ^^

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8. Aster novi-belgii ‘Climax’
Varietà  dalla fioritura generosa, con fiori grandi e dal bottone evidente, è stata fra le più belle in giardino lo scorso autunno

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9. Aster ‘Glow in the Dark’
Questa splendida varietà, che presenta rami lunghi e dallo stelo scurissimo, in contrasto con i fiori medi rosa, è un mio recentissimo acquisto e sono davvero felice per la scelta!
Abbinato al ‘Climax’ è incantevole!
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10. Aster cordifolius ‘Ideal’
Decima ed ultima proposta, l’Ideal è una varietà che ho acquistato in autunno, con molta soddisfazione!
Il fiore è di piccole dimensioni, ma la generosa e prolungata fioritura spicca in modo particolare nelle bordure. Io ho fatto un abbinamento con alcune Salvie x jamensis e Carex a foglia variegata  e l’effetto scenico è garantito!

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Cliccando su ogni nome delle varietà  nell’elenco o sulle foto, verrete rimandati a siti con ulteriori informazioni sulla pianta da me proposta.
Insieme ai semi che invierò ai fortunati estratti, ci sarà come sempre qualche bustina in più a sorpresa!
Auguro a tutti buona fortuna e  e permettetemi di ringraziare ancora una volta Isabelle per la splendida organizzazione della sesta edizione, coadiuvata dal prezioso aiuto dei nostri amici Laurence ed Emmanuel per le parti tecniche.
Buon SOL! Winking smile

Come fare una ghirlanda con i doni del bosco - by Serena

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Idea per fare una ghirlanda con le foglie e le bacche del bosco




Quest'anno è iniziato con qualcosa che per me 'sa di buono': una lunga passeggiata nei boschi attorno al mio paese.
La dolcezza delle colline toscane è accompagnata da ombrose macchie di bosco, le querce e i lecci a sovrastare gli aceri campestri con la loro imponenza.
Ho raccolto qua e là, badando a comporre la ghirlanda con foglie, bacche, qualcosa di argentato e qualcosa di leggero.
Ecco cosa ho trovato:

  • foglie di quercia, di un bel tono caldo di marrone, con le venature in rilievo
  • bacche dibiancospino, tonde e rosse, attenzione a non pungervi se le volete raccogliere!
  • i capolini sfioriti di un'erba spontanea che in estate si copre di capolini gialli (direi che la preferisco sfiorita)
  • qualche tralcio di ginepro (alcuni tralci portavano già le bacche che userò in una prossima ghirlanda)



Finalmente posso utilizzare le ghirlande che ho formato con le potature verdi del glicine!
Ho in giardino un glicine abbastanza grosso ed ogni anno è una lotta per cercare di contenerlo. Poto le 'liane' quando sono ancora verdi (e prima che si attacchino ai rami delle piante vicine, argh!), le raccolgo assieme e intrecciandole leggermente le chiudo in un cerchio, viene un po' sformato, ma lo preferisco irregolare.



Inizio a disporre le foglie, alternandole alle bacche di biancospino e ai piumini, mi fermo a circa metà lavoro per controllare come sta venendo la ghirlanda..
Per agganciare i vari mazzetti alla base della ghirlanda uso un filo di ferro ricoperto di cartone, ma è un po' rigido.. mi devo ricordare di utilizzare lo spago per fioristi la prossima volta!
Non completo tutta la ghirlanda, preferisco lasciare a vista una parte della base di glicine.



Il risultato è una ghirlanda semplice, che potete provare a rifare dopo una bella passeggiata in campagna.
Trovo un valore speciale nell'iniziare l'anno nel bosco, dove il mio cuore ha le radici più forti.
Per me il bosco è un po' casa..




Colorare gennaio! - by Tiziana

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Gennaio è sempre stato il mese più freddo dell’anno.
Dopo un dicembre temperato,  di solito arriva finalmente l’inverno con temperature anche al di sotto dello zero. Ricordo addirittura che nei primi anni in cui mi sono trasferita in questa casa, le strade venivano imbiancate da sporadiche spruzzate di neve!
Da qualche anno capita però che gli  inverni siano sempre più miti e almeno per il momento, anche quest’anno c’è assenza totale di gelate notturne e temperature diurne ben al di sopra delle medie per il periodo.
Le conseguenze di questo clima temperato sono tangibili in giardino. I prati sono ancora verdi, grazie anche alle precipitazioni piovose, che per fortuna stanno interessando la mia zona.

In mezzo a tanto verde qualche tocco di colore è dato dalle talee delle Salvie ‘Anthony Parker’ che ancora fioriscono
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e, incredibilmente, dalle piccole e deliziose fioriture della Lopezia cordata ‘Pretty Rose’, regalo del mio carissimo amico Dino Pellizzaro, grande vivaista di rarità tropicali.

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Ma perché non dare nuove pennellate di colore in giardino, che diano un tocco di allegria in un periodo altrimenti troppo piatto?
Così mi sono recata presso un garden center poco distante dalla città ed ho acquistato ciclamini per abbellire la casa…

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e  tante, tantissime violette pansé,  la mia passione, in tante sfumature diverse,  dal bianco al lilla, dal viola al bordeaux, 

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che ho piantato in parte in giardino

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Poi, copiando un po’ lo stile delle amiche giapponesi e coreane che ammiro su Instagram,  mi è bastato prendere tanti cachepot e portavasi  di forme e colori diversi, adatti per contenere i vasetti ed ho rinnovato ed allestito una lunga mensola di legno, che corre lungo la parete esposta ad est  della casa, alternando piante grasse e succulente con bulbi forzati di giacinti e le violette ed il risultato mi sembra davvero carino!

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E per una primavera ancora più colorata, è arrivato nei giorni scorsi il pacco regalo del mio caro amico Chris, che ringrazio con tutto il cuore,  che lavora presso il vivaio francese Promesse de fleurs

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Conoscendo bene i miei gusti, Chris ha scelto per me:
Tulipe double tardive Lilac Perfection + Tulipe Triomphe Synaeda Blue + Tulipe Perroquet Apricot parrot

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Tulipe botanique kaufmanniana Fashion + Tulipe double hative Verona + Jacinthes des Bois o Scilles Nutans

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e per finire due meraviglie!
Pivoine lactiflora Cheddar Cheese e Narcissus poeticus Actaea

Colore in giardino2


Insomma, gennaio è un bel mese per piantare!
La primavera sarà coloratissima! ^^

Come scegliere i semi di annuali - by Serena

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Scabiosa


Gennaio è un buon momento per scegliere quali semi piantare in primavera, ma come fare a scremare le lunghe liste che scriviamo?




Ho passato molte primavere a seminare varietà di annuali particolari, che richiedevano una temperatura controllata per la germinazione, delicati trapianti prima di essere messe a dimora, da eseguire quasi con gli stuzzicadenti… con il risultato, non avendo una serra riscaldata, di avere le piante pronte per la fioritura quando ormai il caldo dell’estate era troppo forte, oppure di perdere completamente la fioritura. 
E addio a tutti i sogni di gloria e di fioriture che manco al Chelsea Flowers..

I ripetuti errori mi hanno insegnato ad imbarcarmi in avventure di semine che penso di riuscire a portare a termine. 
Alcuni momenti ho pensato di smettere di seminare, ma poi la piccola emozione che si ripete ogni volta che vedo spuntare quella puntina verde ha la meglio.
Il semplice e potentissimo miracolo della vita, la grazia che ci dona una piantina che sta crescendo con le nostre cure… non ci volevo rinunciare..
violette di mamma


Così ho imparato a limitare un po’ (tanto) i miei slanci e a scegliere i semi delle annuali con questo criterio: poche varietà e di facile gestione. 
E sì, magari adatte ad essere recise, mi piace avere in casa un pezzetto di giardino, anche un piccolo barattolo di vetro con qualche fiore per donare bellezza al momento della colazione.
Semino anche alcune piante certe, che si sono comportate bene in giardino (‘comportarsi bene’: fare una bella fioritura senza richiedere troppe cure al giardiniere pigro.. ehm..)
Zinnia verde acido


Fra questo gruppetto di valorose metto senz’altro la Scabiosa spontanea che presi in Sicilia, le violette di mamma, le zinnie verde acido e bianco panna (la battaglia con le lumache non ha mai tregua nel mio giardino.. battaglia dove le mangiatrici hanno regolarmente la meglio perché si approfittano del fatto che non uso nessun veleno.. solo la cenere)

zinnia bianca


IL PRIMO GIRO DI SCELTA: tutti a bordo!

Il primo giro di scelta è quello in cui salvo nella lista dei desideri tutte le annuali che mi piacciono, come se non ci fosse un domani e soprattutto come se avessi una squadra di giardinieri con giovani schiene a mia completa disposizione. (sognare non costa nulla, no?)
E’ una fase che faccio in genere i primi giorni dell’anno, fra capodanno e la Befana: creatività a briglia sciolta mentre fisso il giardino da dietro la finestra.
Ah… gli sguardi persi dei giardinieri, quanti peccati nascondono!
Il nutrito gruppo se ne sta lì allegrone a decantare per qualche giorno..


LA RESA DEI CONTI: LESS IS MORE

Quando poi riguardo la bacheca dove ho salvato tutti i fiori mi accorgo di alcune cose: molti sono bianchi (ho una predilezione per le fioriture in bianco, si era notato?) oppure porpora scuro…
Quindi il primo criterio che adotto per scremare è: 

scegliere un solo fiore per colore 

Rimando all’anno prossimo le altre varietà che sono curiosa di sperimentare.

Alcune varietà non tollerano i trapianti, vanno seminate in piena terra e io non posso permettermelo, anche se sarebbe più comodo. Sto pensando ai cosmos che mi piacciono molto, ma da me hanno patito moltissimo il trapianto. Scartati, a malincuore…

scarto le varietà che non tollerano i trapianti

Perché non posso seminare in piena terra? Non usando nessun tipo di pesticida, il mio giardino è pieno di insettini, formiche, bruchi, sterminate schiere di lumache… quindi non so chi sia il colpevole, ma ogni volta che semino in piena terra non spunta nulla… perché i semi spariscono. (sono intimamente convinta che siano le formiche, anche se non ne ho le prove…).
Cosmos white magic


scarto  le varietà che richiedono molta acqua

Sto impostando il giardino in modo da utilizzare piante a bassa esigenza idrica, e anche le annuali, per quanto possibile, vorrei che seguissero questo criterio… addio quindi agli adorabili piselli odorosi che più volte in passato ho provato a piantare in vaso e sono sempre seccati facendo un paio di fiori al massimo.. non ho un clima inglese in Toscana e devo tenerne conto. 
Benvenute invece alle Nigelle, che crescono anche nelle crepe della pavimentazione esterna

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Chi è rimasto quindi in lista?

La Rudbeckia hirta ‘Sahara’

Questo mix di tonalità calde mi intriga, già me le immagino in un bouquet con le graminacee.. vedremo quale di queste sfumature mi spunterà.. io spero quelle sul bronzo o sul rosa antico ma, come da tradizione, mi usciranno gialle. (capita anche a voi che nei mix vi fioriscano i colori meno desiderati?)


La Nigella Albion black pod

 Ho già in giardino la nigella azzurro chiaro di cui ho accolto i semi anni fa in campagna. Ogni anno si dissemina dove le pare (in barba alle formiche arraffone…), voglio tentare dunque questa Nigella a fiore bianco 
(bianco? Sei proprio sicura Serena di volere un fiore bianco? Non hai già in bianco la gaura, gli allium, gli erigeron, il gelsomino, la rosa, la peonia, gli agapanti, il lychnis, il…ssshhhh! Lo sentite anche voi questo guastafeste? )
 dicevo… la Nigella Albion ‘Black pod’ ha la particolarità di avere le capsule dei semi di un bel porpora scuro (quindi non vale come bianco, ecco), già mi immagino come starà bene nelle composizioni floreali…


La Calendula officinalis Touch of red

Non ho mai provato a seminare calendula, anche se ho letto che sono molto semplici.. questa primavera sarà la volta di sperimentarle.. ho scelto questa sfumatura particolare, invece della classica arancione, sono curiosa di verificare la sfumatura dal vivo, sembra quasi un albicocca..


La Centaurea americana Aloha

Da quanto ho letto nella descrizione, questa Centaurea dev’essere una gigantessa! La sistemerò nel retro delle bordure, spero anche che abbia un portamento robusto per non far piegare la pianta quando sarà in fiore.. Adoro i fiori con i petali sfrangiati, sono curiosa di vedere come saranno questi!

Ho scelto tutte varietà annuali, perchè mi piace avere ogni anno qualcosa di nuovo da sperimentare..

E adesso tocca a voi... cosa state scegliendo di seminare?



E’ UN BEL GIORNO PER PIANTARE UNA ROSA…–by Tiziana

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…anzi due! Winking smile

Vi sarà successo sicuramente nella vita di innamorarvi a prima vista.
Per me è stato un colpo di fulmine quando ho visto per la prima volta questa rosa!

Torniamo indietro nel tempo, vi ricorderete senz’altro il mio reportage di viaggio su Il Mulino delle rose, dove raccontavo la mia visita del maggio di due anni fa.

Mi è capitato di ritornarci lo scorso settembre, quando in occasione della mia partecipazione alla manifestazione Ortocolto, mi sono trattenuta qualche giorno in più ed in compagnia della mia adorata amica Nadia, siamo andate a far visita ad Ettore e sua figlia Sara e ve ne parlerò in un reportage più dettagliato.

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Il giardino era già in veste autunnale e trattandosi di una collezione con predominanza di rose galliche e antiche, avevano ormai quasi tutte le bacche ed era un tripudio di rossi

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ma alcune rose, soprattutto le thé erano ancora fiorite.
In particolare ha attirato la mia attenzione una splendida rosa dalle foglie verde chiaro su rami rossi ed i fiori, grandi e dall’aspetto decadente, da sembrare delle piccole peonie
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Una rosa che mi ha conquistata!
Ho controllato sul web le sue caratteristiche e l’aspetto che poteva avere anche alle mie latitudini ed ho trovato una foto stupenda!

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Quella rosa doveva essere mia! ^^
E così, in occasione del mio compleanno di una settimana fa, ho deciso di regalarmi la splendida ‘Isabella Ducroit’, una rosa thé introdotta in Italia da Walter Branchi. Fioritura continua e profumo intenso, sono state altre due caratteristiche che mi hanno convinta ad acquistarla dal catalogo degli amici del Vivaio La Campanella.

E visto che ero lì che sfogliavo il catalogo, ho deciso di prendere anche la rosa ‘Paul Ledé’, una climber di cui ho trovato una bellissima foto sul web

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Quando sono arrivate, naturalmente a radice nuda, ho predisposto un secchio d’acqua misto a terriccio, cenere  e stallatico dove ho immerso le due rose per almeno una notte ed un giorno intero.
Procedimento che consente al miscuglio di attaccarsi alle radici e favorirne l’attecchimento una volta impiantata in giardino.

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Una volta individuata la zona dove piantare la rosa, ho provveduto alla potatura delle infiorescenze secche degli aster tutto intorno

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poi ho scavato una buca abbastanza larga e profonda da contenere le radici, facendo attenzione a tenere il colletto della pianta a filo del terreno

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e poi non resta che ricoprire la buca, premere intorno alle radici, una bella dose d’acqua e….aspettare la primavera!

Di perle blu e di giacinti rosa - by Tiziana

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Ci sono mattine in cui il cielo apre il pugno
e lascia cadere il blu in verticale e mattine, invece,
in cui lo soffia delicatamente come una cipria morbida.
Cit. Fabrizio Caramagna


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Il titolo del post mi è venuto in mente non appena vidi i giacinti rosa appena acquistati accanto alle bacche color azzurro lapislazzuli dell’Ophiopogon jaburan,  nella finta bordura di vasi che ho predisposto all’entrata del giardino.

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Vi avviso questo è il mio anno rosa ed ho un irrefrenabile voglia di primavera!  ^^

Nella composizione dei vasi, insieme ai giacinti rosa, anche un Iberis sempervirens bianco, altro nuovo acquisto, che ho mischiato alle diverse varietà di Carex già esistenti: Carex Frosted Curls, Carex oshimensis ‘Evercream’Carex oshimensis ‘Eversheen’ ,  un Peperoncino ‘Royal Black’  ed un Alisso Violetto.
Credo che le immagini parlino da sole

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Bastano pochi vasi per fare primavera!
E parlando di perle, vi propongo altre due foto scattate proprio ieri sera in giardino.
La splendida Nandina domestica e le sue bacche rosso vivo

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e le perle dei grappoli penduli di pepe rosa, appena accennato, del mio bellissimo albero Schinus molle

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